Sabato, 21 novembre 2020 — 33a settimana del tempo ordinario — Vangelo di Gesù Cristo secondo San Luca 20, 27-40 — Il nostro Salvatore, Cristo Gesù, ha distrutto la morte; ha fatto risplendere la vita attraverso il vangelo.
I sadducei non credono alla risurrezione, qui la loro posizione nei confronti della domanda e nei confronti di Cristo, è talmente ovvia data la domanda che sarebbe definita “stupida” nella quotidianità. Gesù li ha lasciati senza parole perché la risurrezione è vita in Dio, e non può essere presa alla lettera nonostante la preghiera che dice "in terra come in cielo". È il compimento della volontà di Dio che iniziamo sulla terra, ma i rituali umani non hanno più il diritto di esistere in cielo; e le parole di Cristo sono chiare: "Non è il Dio dei morti, ma dei vivi".
Non dobbiamo essere tentati come i sadducei, che sono sempre pronti ad opporsi a Cristo solo in base a ciò che vedono con i propri occhi. Gli ebrei, in particolare i farisei, ai giorni di Cristo credevano che la risurrezione fosse una continuazione della vita terrena, con la possibilità di prendere moglie e marito; ma per Cristo c'è un cambiamento perché si tratta di una vita in Dio, non si tratta più di sposarsi. È attraverso la fede e la fiducia in Dio che questo viene compreso. Dio ci dà la vita. Ci chiama per essere felici con lui un giorno. Ma richiede sforzi da parte nostra.