Lunedì 23 novembre 2020 — 34a settimana del tempo ordinario — Vangelo di Gesù Cristo secondo San Luca 21, 1-4 — Vegliate, siate pronti: è nell'ora in cui non ci pensate che il Figlio dell'uomo verrà.
Spesso il modo in cui noi esseri umani percepiamo distorce la nostra comprensione. I ricchi che sembrano dare molto quando rinunciano solo agli avanzi, li consideriamo come se avessero fatto molto. Ma la povera vedova che ha lasciato tutto quello che ha, anche se poco, si dice di lei, non ha fatto molto, e spesso il suo contributo è ridotto al minimo. È un dato di fatto nella società che i poveri, gli indigenti, vengono trascurati, così che nessuno si degna di considerare i loro sforzi. Ma il punto di vista di Gesù è diverso, per Lui è questa povera vedova che ha dato di più, perché ha donato a Dio tutto quello che aveva. Agli occhi di Dio, quindi, l'importanza dell'offerta non dipende dalla quantità ma dalla sincerità di chi offre. Questa vedova ha dato tutta la sua vita a Dio.
L'offerta che facciamo è solo un simbolo della nostra dedizione a Dio. Ciò che conta per Lui è la nostra totale devozione. È tutto il nostro essere, tutta la nostra vita che Lui vuole come offerta, tutto e non una parte o solo i resti. Può essere una tentazione per noi non andare in chiesa se non siamo occupati. La domenica è il giorno per incontrare Dio in chiesa, ma qui troviamo sempre altre occupazioni e andare in chiesa non è più una priorità. Dio vuole che lo incontriamo in chiesa. Vuole che, di persona, serviamo il nostro prossimo, paghiamo con noi stessi e facciamo del bene. Saremo giudicati dall'amore totale e disinteressato che mostriamo a Lui e al nostro prossimo. Agli occhi di Dio, siamo tutti poveri. Quindi abbiamo bisogno dell'amore di Dio, della sua misericordia. È ricco di grazie, quindi può prodigarcele in abbondanza. Amen!