Il mese di giugno celebriamo il Sacro Cuore di Gesù. Il cuore di Gesù, trafitto dalla lancia il Venerdì Santo; il Sacro Cuore, questa ardente fornace di carità si apre e ci riversa, sotto il simbolo dell’acqua e del sangue, la grazia che purifica.
Questo Cuore trafitto ci sfida e ci invita alla conversione. Sta a noi chinarci sul petto di Cristo, come fece l’apostolo San Giovanni. Pieni del suo amore, riprendiamo con fede la via della conversione. Questo percorso che continua con l’abitudine di una interiorità: sfuggire alle chiacchiere, alle parole inutili, non diventare austero o muto come una carpa, ma prendere l’abitudine di abitare in se stessi (interiorità), l’abitudine di tornare nel proprio cuore e diventare gradualmente amico del silenzio, amico della preghiera.
Ma dobbiamo andare oltre. Impariamo a innamorarci. Andiamo alla scuola di Gesù perché è mite e umile di cuore. Se accettiamo di unirci a Gesù, il nostro cuore di pietra diventerà un cuore di carne. Gettiamo i nostri cuori in questa fornace di carità per la nostra purificazione totale.